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Personaggi visualizzati: 25
#21 - Françoise du Seuil, La Regina dele Porte (personaggio interpretato da F. D.)
Motto: Il re può solo muoversi di una casella, la regina fa ciò che vuole Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: La Nobiltà delle Carabattole - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: La Regola Bianca non è soltanto una legge che governa la Corte del Giorno, tramandata fin da quell’alba in cui un raggio di luce restò incastrato nel primo vetro, ma la vera e propria anima di quanti si stringono sotto alla candida bandiera. Questo lo sa bene la Regina, una donna per cui le tradizioni, l’eleganza e l’etichetta valgono più di ogni cosa. Del resto, che senso avrebbe combattere contro gli inganni della Notte, i terribili Senza Volto e l’inarrestabile avanzata del Nulla se non per preservare quanto di bello, fragile e prezioso ancora sopravvive nel Regno Incantato?
Françoise ama ogni vassallo della sua Corte e amministra i doveri e le libertà di ognuno, sempre attenta che galateo e leggi vengano rispettati con impeccabile classe. Non si tira indietro di fronte ai compiti più spiacevoli che spettano a un sovrano, come dispensare punizione, ma nei frangenti più delicati si lascia guidare dai suoi consiglieri. Come signora di ogni porta si aspetta che le soglie siano sempre chiuse e rispettate. I confini esistono per non essere varcati, dopotutto.
Da quando il Re Immacolato è stato colto da una misteriosa malattia, la Regina teme il momento in cui sarà necessario scegliere un successore. Sa che la Regola Bianca prevede che non potrà essere lei a indossare la Corona del Giorno, e giura che farà del suo meglio per scegliere un degno erede.
Tuttavia, nei momenti di solitudine, Françoise si interroga. Cosa sarà di lei, dopo? Resterà al suo posto, sussurrando all’orecchio del nuovo sovrano o della nuova regina, oppure cercherà per sé stessa una nuova vita?
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#24 - Marie de la Percée, La Principessa delle Chiavi (personaggio interpretato da M. C.)
Motto: L’avvenire è la porta, il passato ne è la chiave. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: La Nobiltà delle Carabattole - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: Ogni chiave è una promessa, un istante sospeso tra la possibilità e la storia, è l’inizio di un nuovo cammino e la scoperta di un meraviglioso segreto. Ogni chiave può aprire una soglia, spalancare un confine tra un’epoca e l’altra oppure chiudere per sempre il lungo vagheggiare su ciò che non è stato. Ogni chiave è diversa, cesellata dall’oro, scolpita con la pietra oppure ricavata congelando il nome di una fata. Eppure, finché riposa nel buio di una tasca, una chiave non è niente di tutto questo. E’ solo un peso.
E grave è il fardello che opprime l’animo di Marie, fino a poco fa spensierata ed eterna principessa della Corte del Giorno, il cui unico affaccendarsi erano le frivolezze di quei balli alla fine del mondo, quelle canzoni suonate alla luce delle candele, fingendo di ignorare il Nulla appena oltre le mura, come i madrigali danzati nella città sull’acqua appena prima di affondare. Ma ora tutto è cambiato. Il Re Immacolato, suo padre, colto da un male misterioso, e la Regina, sua matrigna, sempre più severa. Ora Marie, come gli altri nobili, sa che dovrà trovare leali vassalli per indossare, quando sarà il momento, la Corona del Giorno.
Ma Marie non è come gli altri nobili. Marie non ha scopo o ideale, come una chiave tenuta in tasca lontana da ogni serratura. Troverà la forza di cercare la sua via? Troverà una causa con cui ispirare quanti rispettano il bianco vessillo? Scoprirà l’importanza della compassione o sognerà di diventare una regina guerriera, pronta a muovere guerra alla Notte ed al Nulla?
O, forse, niente di tutto questo, e la Principessa delle Chiavi vorrà solo chiudere ogni soglia per tornare a ciò che era prima?
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#25 - Jeanne Antoinette de la Balustrade, La Duchessa delle Scale (personaggio interpretato da G. B.)
Motto: Più alta è la scala più rovinosa la caduta. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: La Nobiltà delle Carabattole - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: Scaltra, raffinata e intraprendente, Jeanne sembra non conoscere la spensieratezza civettuola caratteristica di molti altri nobili della Corte del Giorno. Forse per via di quel suo passato, ormai divorato dall’ingordo niente, che le voci di palazzo dipingono come solitario e desolante, in cui la Duchessa era confinata in un’isolata contrada oltre la foresta dei lupi, costretta ad assistere impotente mentre suo marito lasciava marcire la terra già povera tra inettitudine e incuria. Cosa ci sia di vero in questi sussurri, nessuno può dirlo.
Certo però è che Jeanne sa contare sulle proprie forze e sull’aiuto di quei pochi che la Duchessa ammette nel suo circolo più ristretto. Come una ripida scala che se seguita con attenzione e fedeltà può portare vicino alle stelle, ma che se sottovalutata condanna ad una rovinosa caduta, così Jeanne si approccia agli altri membri, nobili o plebei, della Corte del Giorno. Non esistono mezze misure, con la Duchessa. Si può essere solo con lei o contro di lei.
Ora che il Re Immacolato non sembra più in grado di guidare le bianche genti, Jeanne non nasconde il suo desiderio di succedere come sovrana del giorno, trattenendo a malapena la rabbia quando i suoi pari sembrano sottovalutare l’unica cosa che abbia davvero importanza: fermare l’avanzata del Nulla.
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#26 - Charlotte de la Commode, La Contessa dei Cassetti (personaggio interpretato da l. b.)
Motto: Se vuoi descrivere ciò che è vero, lascia l'eleganza al sarto. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: La Nobiltà delle Carabattole - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Potere Proibito
Teaser: Nessuno sa da quale contea provenga questa donna dai modi burberi e dalle parole sferzanti. Charlotte arrivò un giorno alla Rocca d’Avorio, quando già il Secondo Giuramento era stato pronunciato, senza seguito e senza scorta, dicendo di non ricordare più il nome della sua terra ma portando l’azzurro colore del suo sangue come innegabile prova di nobiltà. Se la Contessa aveva un segreto, esso è ancora ben nascosto, come quei balocchi d’infanzia perduti che riappaiono dopo anni nell’angolo più buio di un cassetto.
Per quanto il suo agire faccia trasparire una mancanza verso l’etichetta, o forse uno scarso rispetto, come fosse questione buona solo per sciocche fanciullette, Charlotte conosce i meandri della Regola Bianca ed è ben consapevole del suo diritto a reclamare la Corona del Giorno. Abituata a dire quello che pensa, senza curarsi delle conseguenze, la Contessa dei Cassetti non ha mai nascosto il suo desiderio di guidare le bianche verso la vittoria finale contro le menzogne della Notte.
Ed è proprio il buio della sera a gettare un’ombra sul viso fiero della Contessa, come se la temesse e odiasse quanto un mortale nemico. Cosa si nasconde, nell’angolo più buio dei cassetti di Charlotte?
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#33 - Lucrezia Solcacielo, L'Orfana (personaggio interpretato da V. B.)
Motto: Avverto il conflitto che è in lui, avverto il conflitto che è in me. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: Le Genti di Nessundove - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: Con dolore si racconta la storia di Lucrezia, colma di disgrazia e ingiustizia fin dal primo vagito della nascita sua e di suo fratello Ivan. Accolti dapprima nelle tenebrose sale dello scomparso Re che Mai Fu, i due fratelli vennero separati dal destino, che operò per mano del valoroso Koschei. Il campione si fece strappare il cuore pur di riuscire ad entrare nel tenebroso castello, che più di ogni altro posto è precluso ai puri di spirito. La bambina venne quindi salvata e portata a Nessundove, mentre Koschei, oramai colmo di oscurità ove prima albergava un cuore scintillante, venne allontanato da lei e dal lucente reame per ritornare nell'oscurità di quel freddo castello dove tutto era iniziato.
Lucrezia crebbe, valorosa e coraggiosa, cercando di rimanere altruista e di soffocare dentro di lei quella voce che la spingeva all'egoismo e al male. Nonostante i suoi sforzi, Nessundove fu per la giovane un luogo ostile, ricco di sguardi spaventati misti a odio, a causa della sua provenienza. Girava voce infatti che la piccola orfanella fosse figlia di niente meno che Il terribile Re Che Mai Fu, l'oscuro signore delle terre dell'ombra. Lucrezia si sentì sempre un'estranea a Nessundove, nonostante le cure e attenzioni di Frate Clemente.
La paura per ciò che alberga nel suo cuore è sempre nella mente di Lucrezia, che si sente sempre in bilico tra la luce e oscurità, chiedendosi se sia davvero la figlia di un uomo tanto malvagio. Lucrezia cerca più di ogni altra cosa risposte alle sue domande, su se stessa, su suo padre, su Ivan e Koschei. Riuscirà a gettare luce sul suo passato o verrà inghiottita dal buio da cui proviene? Riuscirà a diventare un'eroina, o cadrà, come cadde il suo salvatore? Ma ogni campione ha bisogno di uno scopo e Lucrezia non ha ancora trovato il suo...
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#35 - Isabella, Il Falco Bianco (personaggio interpretato da L. S.)
Motto: Per sempre vicini Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: Le Genti di Nessundove - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser:
Gli Incubi che tormentano la notte svegliano Isabella, che osserva dalle finestre della Rocca d'Avorio cercando nel buio il suo Lupo Nero. La sua speranza, la sua vita. Durante il giorno la sofferenza diventa ancora peggiore, accentuata dallo sguardo tremendo del Vescovo, che le ricorda ogni giorno di quando costrinse il suo amato a rifuggire la luce del giorno e nascondersi nella notte.
Tutti conoscono la storia, e tutti sanno che per Isabella e Navarro è proibito amarsi, perché la luna non può raggiungere il sole, né il giorno abbracciare la notte. Per questo motivo la giovane viene vista con sospetto, sia dai Monaci Grigi che dai suoi stessi compagni di Corte. Perché trasgredire la legge significa condannare tutti ad un destino peggiore della morte. Perché niente è disgustoso come amare la notte.
Ma si può davvero chiamare vita quella in cui non si combatte per ciò che si ama? E si può davvero credere che i due, in un intero anno, non si siano mai scambiati in segreto un bacio d'amore?
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#36 - Eloisa, la Strega Bianca (personaggio interpretato da p. u.)
Motto: Essere potente è come essere una signora. Se hai bisogno di dirlo, non lo sei. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: Le Genti di Nessundove - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Potere proibito
Teaser: Nessuno sa cosa successe quel giorno nero in cui arrivarono nella Rocca D’Avorio le otto sorelle, che alcuni chiamano streghe, ma di cui tutti hanno paura. Eloisa si divise dalle altre sette, non si può dire chi abbandonò chi, perché gli affari delle streghe non si discutono fuori dalla congrega.
Di animo forte e sicuro, la donna si ritrovò senza un posto in cui andare una volta separatasi dalle sue sorelle. Frate Clemente offrì l'ospitalità di Nessundove, poiché anche se il villaggio era scomparso, le persone che lo popolavano ancora tenevano nel cuore il sacro compito di accogliere gli eroi alla ricerca di qualcosa. Nonostante Eloisa sia gentile e disponibile, ma in qualche modo fredda, come una bella giornata di fine inverno, il Mago Moriduno la tiene sott'occhio: quali sono i poteri proibiti che questa strega sta portando a Nessundove? E soprattutto, cosa sta cercando?
Eloisa sembra ignorare i sospetti e procede fiera con la sua vita. Non accetta molti vicino a lei, preferendo circondarsi da chi non ha dubbi nell'animo. Magari perché ne ha troppi nel suo stesso cuore. Magari perché, a volte, accade che una Strega Bianca non nasconda alcun segreto ma solo le ferite di chi fugge oltre la linea dell'alba preferendo il giorno alla notte, scegliendo un cammino impervio a costo di tradire legami più profondi del sangue. Solo Eloisa conosce le risposte a queste domande, o le risposte che dovrà dare al Diavolo quando busserà alla sua porta, ma una cosa è certa: la Corte del Giorno, la Regola Bianca e la sfida al buio sembrano per questa strega più importanti di ogni cosa. Forse per vera devozione o. forse, perché vuole usarle per difendersi, quando verrà il giorno di rendere conto al padrone di tutte le Streghe.
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#37 - Alisandra, La diseredata in cerca di vendetta (personaggio interpretato da C. M.)
Motto: L'orgoglio ha quasi sempre una compagna ancora peggiore: l'invidia. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: Le Genti di Nessundove - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Discorde
Teaser: La vendetta è un piatto che va servito freddo, e Alisandra è pronta ad impiattare. Giunta nella Rocca d'Avorio con sicurezza e determinazione, la donna si portò verso le famiglie nobili e si annunciò da sola poiché priva del suo seguito. Come sempre mostrò il suo lato freddo, elegante e serio, come da una Contessa ci si aspetta. I duchi e i conti la guardarono però con sospetto e il Re Immacolato le punse il dito con un ago, notando con disgusto il colore rosso del suo sangue, il sangue di un suddito! Scacciata dalla corte con disprezzo, Alisandra non potè capacitarsi dell'accaduto, e giunse all'unica ovvia conclusione: era stata maledetta. Sciagura sui maghi e le streghe, fattucchieri senza talento che per pochi spiccioli vendono fumo spacciandolo per profezie, e sciagura a coloro che si ritengono più in alto di lei! La sua rabbia ribollente trovò casa tra i severi consigli di Frate Clemente, che trasformò la sua disperazione in determinazione. Giurò che avrebbe fatto vedere a quei nobili squattrinati e a quei maghi da strapazzo cosa significa la vera aristrocrazia, li schiaccierà e li umilierà, una volta mostratogli che anche il suo sangue è in realtà blu quanto il loro.
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#38 - Amelia, La ragazza che aspettò (personaggio interpretato da E. G.)
Motto: Catturerò il destino afferrandolo per il collo. Non mi dominerà. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: Le Genti di Nessundove - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Apotecaria
Teaser: Tutte le storie raccontano di giovani avventurieri pronti a tutto pur di salvare l'amata, di cattivi e perfidi stregoni intenti a rubare gli oggetti più preziosi, di incubi spaventosi che solo i più coraggiosi possono fronteggiare. Tutte queste storie iniziano con un semplice giovane, un contadino, che quasi per caso si trovava in dovere di accettare una missione, che solo lui poteva compiere. Amelia quindi aspettò, aspettò quel segno che le avrebbe cambiato la vita, che l'avrebbe resa un'eroina... Ma non arrivò mai.
Molti inverni erano passati e il destino non si era ancora incrociato alla ragazza, che ogni giorno sogna d'eroismo e grandi gesta. Persino i mercanti ambulanti smisero di bussare alla sua porta, perché stufi di essere importunati da lei che con incessanti domande cercava di scoprire se avevano bisogno di aiuto o erano alla disperata ricerca di un eroe. Per quanto il valore e l'altruismo della ragazza si dimostrassero enormi, non erano abbastanza per far avverare un destino di gloria.
Amelia non si diede per vinta, e quando capì che niente e nessuno sarebbe arrivato a renderla una grande eroina, decise di partire e diventare la protagonista delle storie di cui aveva sempre letto. Si nasce eroi o lo si diventa? Basta desiderare qualcosa per ottenerla? Cosa sarà disposta a sacrificare Amelia pur di diventare la persona che sogna di essere da quando è una bambina?
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#40 - Flaminia, La Punizione (personaggio interpretato da P. I.)
Motto: La paura segue il delitto e ne forma il castigo. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: L’Inquisizione di Specchi - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Discorde
Teaser: La gratitudine è una chimera sconosciuta nella vita degli Inquisitori, qualcosa di impossibile da ottenere, come quell’isola ancorata alla linea dell’orizzonte. Per quanto la complessa etichetta della Corte del Giorno faccia del suo meglio per mascherare l’ipocrisia, è con malcelata ostilità ed evidente timore che in molti reagiscono al passaggio di chi reca alto il vessillo dello Specchio.
Flaminia, incaricata di eseguire le condanne più gravi inflitte dall’Inquisizione, sembra trarre la sua forza da questo disprezzo e tanto più la bianca Corte le si mostra ostile, più lei sembra trarre piacere nel punire i colpevoli. O gli innocenti, poiché di fronte allo Specchio ogni differenza si annulla.
Ma da dove nasce questa ferocia, questo desiderio di vendetta contro ogni cosa, di cui Flaminia ha l’animo pieno? C’è chi dice che ella abbia subito un torto, prima che il Nulla si prendesse ogni memoria, e senza più ricordarsi del colpevole o della colpa cerchi ora per chiunque punizione sommaria. Altri sussurrano invece di una maledizione stretta attorno al cuore di Flaminia, e di un nero bacio d’amore che potrà finalmente placarne la rabbia. Gli ultimi, forse più saggi, sostengono che invece non c’è nessun segreto e Flaminia mostri solo il vero volto di ogni Inquisitore.
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#41 - Triaria, La Legge (personaggio interpretato da E. M.)
Motto: Dura Lex, Sed Lex Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: L’Inquisizione di Specchi - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: Il dovere è una fiaccola ardente, una fiamma brillante in grado di bruciare anche i pietrificati alberi della foresta di chiavi, un fuoco abbagliante che una volta si invaghì dell’aurora. Eppure, molti uomini e donne ne hanno paura, timorosi di bruciarsi la mano o gli occhi se dovessero avvicinarsi troppo a quella bianca luce senza perdono. Altri, pochi in verità, riescono a tendere il braccio sopportando il calore delle responsabilità, facendosi così portatori di quella torcia che, sola, può illuminare anche la notte più buia.
Triaria, il cui compito è comandare l’Inquisizione di Specchi, non ha mai avuto paura dei suoi doveri. Per questa donna austera niente ha valore quanto la legge, unico confine capace di arginare le bassezze dell’animo umano, unica possibile difesa contro le voraci nebbie del Nulla o i tradimenti della Notte. Ma solo un ipocrita, vile e spergiuro si cullerebbe nel desiderio infantile di applicare la legge e i suoi castighi solo contro avversari e nemici, tollerando meschine infamie da quanti chiama vicini e congiunti. No. La legge deve essere per prima cosa un imperativo morale, da custodire nel nostro spirito come quei ricordi d’infanzia tanto preziosi per maghi e fattucchiere.
E così Triaria conduce la sua Inquisizione nel rispetto della Regola Bianca, riconoscendo l’autorità dei nobili, del Re Immacolato e del Vescovo di Specchi, sapendo quando allentare lo zelo della sua missione prima di prevaricare i confini a lei attribuiti dalla Corte del Giorno. Triaria rispetta i suoi compagni Inquisitori e vuole per loro essere una degna guida, dirgendoli con severa fermezza lungo il sentiero del dovere.
Eppure, a volte Triaria si scopre sola. E’ possibile che tutti temano a tal punto chi ha il coraggio di seguire fino in fondo la legge?
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#42 - Alianora, La Pulzella (personaggio interpretato da G. B.)
Motto: Alzate la croce, così che possa vederla oltre le fiamme. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: L’Inquisizione di Specchi - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Guardiano
Teaser: Nel Regno Incantato tutti conoscono il potere delle parole, e nessuna parola è pericolosa quanto quelle sussurrate in preghiera. Quando con tono sommesso i fedeli invocano Dio per ottenere guida e conforto, in cuor loro sperano di non sentire davvero quella voce ardente chiamata rivelazione.
Alianora ha ricevuto l’illuminazione il giorno in cui fu stretto il Secondo Giuramento, quando ancora i ricordi di sofferenza non erano stati inghiottiti dal Nulla. La voce del Signore, o di chiunque rispose alla sua supplica, rivelò all’Inquisitrice il vero male che era suo dovere estirpare:
“Ogni volta che il Secondo Giuramento viene infranto, quando l’ordine del mondo viene sovvertito dall’animo egoista di chi crede che la luna possa raggiungere il sole, allora il Nulla si fa più vicino alle porte della celata Rocca, allora la fine di ogni cosa si appresta. I colpevoli devono trovare punizione e niente di loro dovrà restare nel mondo di domani.”
Da quel momento, come colta da agitazione febbrile, Alianora è dedicata anima e corpo alla sua missione. Mal sopporta la guida di Triaria, che pur senza mandato divino si ostina a comandare l’Inquisizione con la cautela di chi preferisce dimenticare la fine del mondo piuttosto che affrontarla. Da quel momento, Alianora sembra aver perso interesse per ogni legame umano, come se un comando nascosto le avesse ordinato di procedere solitaria. Ma può una donna sola sfidare il Nulla ed il buio che si nasconde nella Corte del Giorno? Davvero un abbraccio o una parola di conforto saranno puniti con il fallimento?
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#45 - Nadia, La sibilla dell'Estate (personaggio interpretato da P. D.)
Motto: Noi siamo quello che possediamo Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: I Veggenti del Tempo Perduto - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: La gazza è attirata dal lucore delle cose sotto il sole cocente dell'Estate, e spesso viene accusata di essere una ladra per la smania di rubare questi oggetti brillanti. Sembra quasi che questo animale soddisfi il desiderio di collezionare il lustro, nascosto nella provenienza di queste cose luccicanti, dei precedenti proprietari, dando per scontato che questi siano famosi.
Nadia, che una gazza non è, si comporta allo stesso modo, ma con strumenti diversi. Ella può osservare il passato degli altri con le carte segnate dal seme dei Denari, ma vedere soltanto le cose possedute, quelle che si stimano con l'oro delle tasche o con i sentimenti del cuore, quelle ottenute con il denaro o con il sangue. Ammira quei possedimenti andati perduti e che il proprietario ha dimenticato per non piangere più la loro scomparsa. E mentre li accarezza con la mente, Nadia con il cuore ne prova gelosia e li desidera nella speranza di trovare in quegli oggetti un frammento del suo passato che il tempo ha cancellato. D'Estate l'invidia per l'abbondanza del raccolto altrui colpisce anche il contadino più savio e più paziente. Nadia cerca la sua affermazione in quelle cose solide che sopravvivono alle ere, perché le fiabe non parlan mai di gente comune, ma di re dal castello argentato, di streghe dal calderone magico, di fanciulle dai mantelli che brillano ai raggi bianchi come il latte della luna. Ed ecco che si favella nuovamente di qualcosa che luccica, e il desiderio di Nadia ancor si infiamma.
E' la danza degli specchi, davanti ai quali la fanciulla con foga cerca se stessa sottraendo pezzi da mirabolanti personalità, abbagliata dal sole del meriggio, con il grave rischio, forse poco ponderato, di uscirne ancora più confusa e smarrita. Fino a che punto bisogna esser fedeli a se stessi se quel che si ha non ammette la soddisfazione? Dove sta il vero valore dell'autenticità? Qual è il limite morale di una gazza ladra?
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#48 - Greta, L'eremita dell'Autunno (personaggio interpretato da J. F.)
Motto: Sembra solo pioggia, ed invece è ricordo Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: I Veggenti del Tempo Perduto - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: Le sirene, suonando lo spartito del mare, pizzicano i fili del cuore degli uomini. Greta non è loro figlia, eppure parimenti sembra avere la stessa facoltà. Alcuni lo chiamano dono altri maledizione poiché ella non auspica gli amori o i nemici in arrivo, ma vede quelli passati, quelli perduti, quelli dimenticati. Le sue carte dal seme delle Foglie possono muovere alle lacrime quando raccontano di quelle belle amicizie tramutate in ostilità, o di quelle passioni che il tempo ha cancellato.
Greta è l’autunno, è la celebrazione dei rumori, dei profumi e dei colori come a rispettare un antico impegno, e in questo modo insegna a lasciare andare le cose ormai morte e come parlare a quelle perse. Ma la sua grande preoccupazione si volge verso i suoi fratelli che per troppo tempo sono stati soli. Nessuno di loro sembra avere un amore per il quale sospirare, o un nemico per il quale ordire una vendetta. O semplicemente un amico con cui condividere i propri segreti inconfessati. Per loro non può tirare fuori niente dal passato, ma nel presente forse qualcosa può fare.
È così che Greta mantiene la promessa di oro e cremisi che tra i rami ha sancito con il Fauno. Tuttavia il suo petto è divenuto alcova di un pesante addio mai pronunciato, ma a chi e perché son misteri che neanche le Foglie sono in grado di svelare
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#50 - Ipazia, La folle dell'Equinozio (personaggio interpretato da M. C.)
Motto: Ascolta. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: I Veggenti del Tempo Perduto - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: Nei giorni degli equinozi la durata del giorno è uguale a quella della notte. Ci vuol allora un guizzo di follia per destar la piattezza di tale tempo. E' la guisa dell'imprevisto che dona sapore al cibo di oggi. E' l'indeterminabile che ruga la fronte dei saggi contemplatori delle sfere del mondo. E' il non senso che rende sensatezza alle faccende della vita.
Ipazia, in parte giullare, in parte dispensatrice di filosofia, ammette nel ventaglio delle sue possibilità solo ciò che non è stato determinato. E pare divertita quando, con le sue carte segnate da tutti i semi in maniera caotica, legge del passato avvenimenti improbabili, disordinate vicende, fatti che parrebbero essere senza senno. Parrebbero, ripeto. E vorrei dimostrartelo or ora, tu che leggi queste righe che a comporle son proprio io, Ipazia. Che cambio drastico di prospettiva! E son sicura che tu ti stia chiedendo se io son stata sincera, o quale verità portano le prime righe scritte come un neutrale osservatore. Caro lettore, io ti ho osservato e ho visto nei tuoi occhi una prima tranquillità tramutata in incredulità quando mi son rivelata. Lo so, io lo comprendo. Il potere forte dell'imperfezione. Io lo ammiro e lo esalto. La paura di ciò che è sconosciuto perché imperscrutabile, l'imprevedibilità dei moti, l'onda anomala di un mare nella calma piatta.
Giunge poi il momento delle domande. Arriva quando a sparigliar le carte son stata proprio io. Io che nella linea irregolare della vita vedo il senso stesso della vita. Con desolazione non posso che constatare che la mia linea è dritta come la lama forgiata dai Fabbri Silenti. Dovrei forse diventar cieca o stupida per avanzar nel buio, come fai tu, perché è quello che desidero? Io ti invidio e ti amo allo stesso tempo. Ti odio e ti vorrei baciare per gustare anche solo per un attimo quella stretta al cuore quando l'impensabile si presenta.
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#52 - Aphra Behn, La nuvola dal cuore infranto (personaggio interpretato da M. W.)
Motto: Alla vendetta ci pensa il tempo. Io so aspettare Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: I Corsari del Nulla - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: Il Depositario della Prima Storia rammenta sempre che chi fugge dalla legge teme la gelida falce, chi scappa dal morso della sirena ha paura della maledizione delle onde, ma colui che corre via dal dolore d’amore fa un favore a chi quel cuore l’ha infranto, perché rimanda la vendetta che ne consegue.
Non si conosce la storia di Aphra Behn e il perché lei lasciò le acque salpando sulla Signora dei Nembi. Quando capitan William la accolse lei promise che mai più avrebbe toccato terra così da non trovarsi a dover trafiggere il petto di un uomo, un tale che la tradì. Nessuno chiese altro, ben consapevoli che un cuore infranto non si può ricucire soltanto con parole di conforto. Aphra cercò sollievo, e forse una nuova ragione per continuare a vivere, nell'esser la più brava della ciurma. Il dolore lasciò spazio alla competizione, la competizione ad una sottile e fredda rabbia. Forse è per questo che sprezzante ridicolizza gli uomini che si vantano di esser eroi coraggiosi e incredibili amanti, ma solo dopo averli sedotti. Qualcuno in lei riconosce un roccioso livore, altri, pochi invero e forse i più lungimiranti, paura di esser nuovamente tradita.
E ora che i suoi piedi sono obbligati a toccare terra, quella antica ferita brucia nuovamente, ma il tempo ha cancellato il ricordo delle fattezze dell'infame traditore. Forse Aphra colpirà chiunque le capiti a tiro nella speranza di punire quello giusto? O avvicinerà le donzelle della Corte del Giorno per educarle ad essere più accorte prima di promettere amore e tutto quel che segue? O cercherà un modo per diradare le nebbie del tempo e scoprire chi fu a spezzarle il cuore?
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#55 - Sarah Kane, Il bianco serpente (personaggio interpretato da G. C.)
Motto: Solo i più saggi o i più stupidi degli uomini non cambiano mai Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: I Corsari del Nulla - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Discorde
Teaser: Una bandiera ha una propria volontà strettamente legata al vento e alla direzione in cui tira. Stolti siano coloro che credono alla sua imperitura fedeltà al simbolo o ai colori che sulla tela mostra con orgoglio. Su ogni nave, vascello o veliero c'è sempre un'anima simile ad un drappo all'aria. Pirata, corsaro o semplice marinaio non fa alcuna differenza. L'istinto alla sopravvivenza o alla convenienza non guarda in faccia a nessuno, e insegna quanto sia poco proficuo rimanere uguali a se stessi. Anche il Bianco Serpente dell'Oceano Opalino l'ha ben compreso quando, per sfuggire a morte certa, cambiò pelle e da bestia striscante qual era si trasformò in libellula aggraziata e volante.
Si dice che quella libellula trovò poi ricetto nella bocca di Sarah Kane, una donna che, stando a quanto certe voci riportano, si è macchiata molte volte del grave reato di ammutinamento. L'ultima volta pare essere stata quando, navigando in burrascose acque su una nave pirata, ella abbandonò l'imbarcazione prima che tutto il resto della ciurma venisse ingoiato dalla Balena argentata. Non si conoscono altri dettagli di quel che successe a coloro che ancor oggi fluttuano nella pancia di quella bestia, portandosi dentro un segreto che forse il tempo, quel poco che ne rimane per via del Nulla, un giorno porterà a galla. Chissà perché, nonostante quella deplorevole reputazione, il capitano William decise di accettare Sarah a bordo della Signora dei Nembi. A dispetto di quel che si crede, ella non è un corsaro tenebroso e taciturno. Al contrario è una donna arguta, a cui piace bere whiskey, far baldoria e fantasticare su un futuro nuovamente ricco di fulmini da catturare e colmo di piaceri da gustare.
Passeggiando intorno alla Rocca d'Avorio, Sarah riflette sulla forma del cerchio. Le sembra che tutte le cose del mondo tendano ad avvicinarsi a quella linea curva. La ciclicità delle stagioni. L'abbraccio continuo tra la morte e la rinascita di un fiore. Perfino questa ultima fortezza che Sarah non fatica a chiamare prigione è tonda. Ciò implica che tutto si ripeta, che l'uomo ricalchi i passi compiuti, che Sarah si ritrovi nuovamente costretta a tradire e ad ammutinare. Dove sta il cambiamento allora? Quali sono le reali conseguenze delle proprie azioni? Come si spezza questo cerchio? Anche il Nulla si piega alle regole di questo girotondo?
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#57 - Caryl Churchill, Il mozzo che diventerà un eroe (personaggio disponibile)
Motto: Il successo dipende dalla preparazione precedente, e senza una tale preparazione c'è sicuramente il fallimento. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: I Corsari del Nulla - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Apotecario
Teaser: Il legno di un vascello non si lucida da solo. Le stoviglie e le camiciole non si lavano per grazia ricevuta. L'ordine e la pulizia di una ciurma partono dal basso, dalle piccole cose. Se non c'è qualcuno che si prenda cura di ciò che agli stolti pare ovvio, nessuna caccia di fulmini avrebbe buon esito. Che sia il capitano a ispirare i cuori, ma che sia l'ultimo mozzo a consolidare silente e senza disturbo le basi su cui poggia la prossima avventura.
Caryl Churchill sa di essere l'ultima della gerarchia di questa magnifica ciurma. Sa che ha molto ancora da imparare e ogni goccia di sudore che ha versato, che versa e che verserà è un pizzico in più di polvere da sparo che ravviva il suo fuoco di diventar come il suo capitano. Ella ammira e prende appunti, ubbidisce e nella sua solitudine emula quel che gli altri corsari le hanno appena insegnato. Com'è forte il desiderio in Caryl di esser ammirata e seguita, di scalare per merito la vetta del diventar leggenda.
E oggi che di questa ciurma parrebbe esser rimasto solo il nome, Caryl si domanda che cosa fare. Esser fedele e dimostrar la sua eterna fedeltà a chi la accolse? E se stesse sprecando tempo accodandosi a questa ciurma senza vascello?
Legami:
#59 - Shahrazàd, La voce del giusto cammino (personaggio interpretato da N. L.)
Motto: La verità non sta in un sogno, ma in tutti i sogni Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: Gli Esuli del Miraggio - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Consigliere
Teaser: Fu una sorpresa per molti quando Shahrazàd, al fianco di Harun Al-Rashid, venne destinata alla Corte dal candido colore. Lei, prima consigliera del califfo, voce d'oro del deserto, ladra delle idee dei venti, è la prima a saper quel che il suo Re desidera ed è l'ultima che egli ascolta quando deve sciegliere la giusta strada davanti a un bivio.
Ma non è per questo che tanti si meravigliarono. Sulle pagine del libro dei Fiori è stata disegnata sinuosa come l’eros notturno. Gli aruspici dell'ovest dicono di averla vista legata ai demoni, ai fantasmi e alle lingue segrete, perché non c'è altra spiegazione per le sue lucide intuizioni che nascono di notte, e di giorno vengono sussurrate alle orecchie di Harun. "Sono malelingue invidiose" risponde lei a queste voci, perché sa di esser vicina alle tenebre, ma per poterle vincere e far nascere ogni volta la luce che illumina il viso della sua amata gente. Scaltra e furba, Shahrazàd fa ogni cosa per inseguire un possibile futuro di AlAbuzAbir, o di ciò che ne rimane, anche a costo di apparire poco onorevole.
In gran segreto, quando è ben lontana dagli sguardi indagatori altrui, Shahrazàd prega. E lo fa con tale devozione che l'incenso sembra bruciare con più lena, e sul suo viso appare un inconsueto sguardo di dubbio e smarrimento. Cosa fa vacillare quello spirito sbandierato come forte e deciso? Cosa insegue davvero Shahrazàd? La strada che conduce alla rinascita della sua amata città, o quella che arriva al suo altrettanto amato Califfo?
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#63 - Ruqaya, Il tormento del giusto cammino (personaggio interpretato da G. S.)
Motto: Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: Gli Esuli del Miraggio - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Apotecario
Teaser: Ci sono anime che si attraggono come fossero preda di un incanto, perché non c'è spiegazione alcuna che possa giustificare quell'innata intesa, quel sospirare all'unisono anche quando i due amanti sono in stanze separate.
Ed ecco svelata la bella favoletta che Ruqaya si è spesso raccontata, circondata da fiori d'arancio, guardando il cielo e pensando al suo amato Califfo Harun Al-Rashid. Non c'è nulla di più pericoloso di un amore compresso e costretto a ripiegarsi nella mente, un amore che trova libero sfogo inseguendo le vie della fantasia. Da quando le mercantesse di spezie, quale è Ruqaya, riescono ad ascendere e divenir Regine amate dal proprio Re? Eppure costei non si è mai ritirata da questa sfida con il destino, e il sole del deserto, accortosi di tale dedizione, decise di benedirla. Harun Al-Rashid la elevò come consigliera. Forse quel giorno la luce del sole si riflesse sulla pelle di Ruqaya con più fulgore, tanto da farla brillare sopra ogni altra cosa. Ancor oggi il Califfo non ha svelato ad alcuno il motivo della sua scelta, ma la mercantessa continua a servirlo come fosse il primo giorno, senza rinunciare al suo desiderio d'amore, senza abbandonare quella dolce e amara fantasia che nella solitudine si consuma.
Ma ora che pochi esuli della Città del Miraggio son rimasti, alcuni dubbi balenano nella mente di Ruqaya. Perché ora che esistono poche favorite Harun non l'ha ancora scelta? E se alla fine il Califfo dovesse scegliere un'altra donna, riuscirà a mantener fede alla sua servitù? O il cuor griderà forte la sua sete di vendetta perché il tempo a lui dedicato diverrà del tutto sprecato? Quale saebbe la vendetta peggiore? Amare la Notte, forse.
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#64 - Najeeba, Il comando del giusto cammino (personaggio interpretato da G. M.)
Motto: Comandare non significa dominare, ma compiere un dovere. Così dice il leone nero del deserto. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: Gli Esuli del Miraggio - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Discorde
Teaser: Procedi, marcia, controlla, comanda. Così pensa la mente di un generale. Combatti, glorifica, allinea, pretendi. Così ordina la volontà di un capo delle guardie. Sconfiggi, disarma, uccidi, giustizia. Così ruggisce la lealtà di un comandante.
Najeeba la tremenda, Najeeba l'autorevole, Najeeba la mai sconfitta. Questi e tanti altri epiteti si leggono su libro delle cronache dell'Oriente. Harun Al-Rashid che tutto governò sotto la luce di Allah, non ci pensò due volte quando donò il comando dei suoi soldati a Najeeba. Marzialità e rettitudine, severità e costanza, morte sul campo o disonore eterno. Poche parole e sguardo indagatore. Najeeba è seconda solo all'ombra di Harun per quanto riguarda la vicinza al suo Re. In alcuni rarissimi e impercettibili momenti persino l'autorità di Harun sembra piegarsi al cospetto di costei.
Najeeba che rispetta con fede indefessa la gerarchia, non ha mai messo in discussione le decisioni e gli ordini del suo Califfo e dei suoi consiglieri. E non ha mai mostrato il suo pensiero, anche quand'era avverso, nemmeno tradendosi con uno sguardo di contrarietà. Ma oggi qualcosa è diverso e Najeeba sbuffa impaziente. Che cosa è diventato così difficile da ingoiare? Quali sono i limiti di una ferrea e rocciosa comandante come lei? Se mai dovesse prender parola ed esporre qualcosa di scomodo, quale sarà la reazione di Harun?
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#65 - Khairiya, Il serpente del giusto cammino (personaggio interpretato da V. M.)
Motto: Se un Re getta nelle fiamme dell'inferno il suo popolo, allora il popolo deve sputare lava e sotterrare per sempre quel Re affinché non si abbia memoria della sua colpa Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: Gli Esuli del Miraggio - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: Ci sono imperi fulgidi come la chioma del sole che hanno, grazie all'illimitata luce di cui dispongono, la promessa di un futuro di eternità e di imperitura gloria. La città di AlAbuzAbir, perla del deserto, era tra questi. Ora è perduta. Alcune aquile che dall'alto del cielo hanno osservato il fluire delle vicende sanno a chi dare la giusta colpa per la rovina della città del Miraggio. Poi ci sono altri animali che strisciano sulla sabbia pronti a mordere la gamba del primo che passa per sfogare la rabbia per la perdita di AlAbuzAbir.
Il lento incedere sulle roventi dune di sabbia è ciò che più ricorda Khairiya del suo passato, perché il resto è poco dignitoso, colmo di miseria. L’acre odore degli incensi, velate tende mosse dal caldo vento, nudi corpi contorti in sinuosi movimenti, sangue, disperazione, frammenti di un tempo che più non è. Poi le splendenti e bianche mura di AlAbuzAbir. Come un balsamo curativo quella città lavò via la sciagurata esistenza di Khairiya, permettendo una rinascita trainata dall'intraprendenza e dall'acume di chi, finalmente, riuscì a sollevarsi dalla polvere. Khairiya strisciò fino a ricoprire i più alti compiti alla corte del Califfo Harun Al-Rashid. Nessun sussurro per lei fu troppo flebile, nessun segreto troppo lontano, i miseri e gli ultimi divennero i suoi occhi e le sue orecchie in ogni angolo della città. Ogni minaccia si dipanava ai suoi occhi e con voce suadente giungeva alle orecchie del califfo. Khairiya amava quella città, e a dir il vero la ama ancor oggi, e non riesce a nascondere la rabbia per la sua perdita.
AlAbuzAbir e la sua gente le avevano donato tutto, e tutta sé stessa si era votata alla città della mille opportunità. Perché Harun Al-Rashid non riuscì a salvarla? Le cose si rompono perché chi le maneggia non è abile a farlo. Che il Califfo fosse un inetto? Forse se ci fosse un nuovo Califfo AlAbuzAbir potrebbe rinascere?
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#68 - Astride, La Madre del Lupo (personaggio interpretato da G. M.)
Motto: Perché la forza del branco è il lupo, e la forza del lupo è il branco. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: I Vermigli - Nazione: Umano - Genere: femmina - Consigli: I Vermigli devono avere un costume del colore adatto alla Corte di appartenenza. Questo costume può tuttavia avere dei dettagli rossi. In aggiunta, ogni Vermiglio deve obbligatoriamente portare una fascia rossa per mostrare a tutti la sua condizione. - Archetipi: Apotecario
Teaser:
Il dolore è una lama più tagliente della verità o del ricordo, è un luogo più desolato di quella terra lontana dove vanno a morire le nubi, è una forza capace di piegare ogni animo, tramutando in odio più puro ogni rossa fiamma d’amore. Astride conosce questa sofferenza, che le ha inondato di fiele e furore ogni fibra del corpo, poiché per tre volte ha perduto qualcosa di più prezioso della sua vita stessa. Un compagno. Un figlio. Un segreto.
Per questo Astride scalpita, costretta nel fango dalla crudele Regola Bianca e tenuta spesso a freno dal suo stesso scarlatto sovrano. Ma non per molto potrà restare quieta, perché per lei nulla è importante come la vendetta. Nessuna Causa. Nessun Segreto. Lo dimenticherebbe, se potesse. Ha imparato che dai segreti nasce solo dolore.
Ma cosa accadrà, quando Astride avrà la sua vendetta o farà pace con il suo infranto cuore? Tornerà l’amorevole madre di un tempo? Oppure l’innocenza, una volta perduta, non può essere riconquistata?
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#69 - Ursula, La Matrona delle Maree (personaggio interpretato da S. S.)
Motto: Il mare è senza strade, il mare è senza spiegazioni. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: I Vermigli - Nazione: Umano - Genere: femmina - Consigli: I Vermigli devono avere un costume del colore adatto alla Corte di appartenenza. Questo costume può tuttavia avere dei dettagli rossi. In aggiunta, ogni Vermiglio deve obbligatoriamente portare una fascia rossa per mostrare a tutti la sua condizione. - Archetipi: Discorde
Teaser:
Ci sono misteri a cui tutti sappiamo dare una risposta, come fossero una di quelle canzoni che non abbiamo mai ascoltato eppure di cui conosciamo ogni nota a memoria. Quando vediamo nell’acqua il riflesso tremolante di un castello, oppure i raggi del sole restare intrappolati tra le onde, immediatamente la verità ci viene rivelata: c’è un altro Regno, sotto al mare. E’ la terra fragile in cui le ore sono scandite dai capricci delle maree nate dai cancelli di bronzo, il luogo dove l’Eroe d’Argento rubò l’ocarina alle Sirene e dove furono nascosti i più bei giorni d’autunno. Questo lo sappiamo tutti, con la certezza che hanno i bambini o i sogni. Non sappiamo però chi sia la dolce e terribile signora di questo mare, le cui carezze sono insieme brezza e tormenta.
Non lo sappiamo, eppure Ursula è convinta di esserlo. Non servono parole per descrivere il carattere di chi si proclama matrona delle maree, non servono canzoni per tratteggiare l’umore degli abissi, non servono storie per raccontare la rabbia delle onde. Ursula avrà ciò che vuole. Per lei stessa. Per chi accetta di seguirla. Per chi le si vota anima e corpo. Il Segreto e la Causa sono solo strumenti, da piegare alle sue ambizioni.
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#70 - Ondina, La Sirena (personaggio interpretato da S. M.)
Motto: Il mare sorride da lontano. Denti di spuma, Labbra di cielo. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: I Vermigli - Nazione: Umano - Genere: femmina - Consigli: I Vermigli devono avere un costume del colore adatto alla Corte di appartenenza. Questo costume può tuttavia avere dei dettagli rossi. In aggiunta, ogni Vermiglio deve obbligatoriamente portare una fascia rossa per mostrare a tutti la sua condizione. - Archetipi: Guardiano
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Quando raramente i Vermigli vengono ascoltati, dai loro discorsi traspare una rabbia profonda quanto i pelagi più neri, come se il Giorno e la Notte insieme gli avessero strappato qualcosa di prezioso quanto il passato. Per Ondina non è così, poiché ella rimpiange invece con furia un futuro negato, al pari di una sirena che riuscita a stento a fuggire dal mare sentisse d'improvviso la terra, affascinante e sconosciuta, svanire per sempre.
Così Ondina segue il rosso sovrano, chiedendosi quale senso abbiano per lei la Causa e il Segreto. Quale sarà, in questa storia, la vera natura di una Sirena? Terribile mostro flagello di marinai o dolce creatura di felicità e desideri?
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